Pupi Avati si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico realizzando diversi film, nei quali, accanto alla nostalgia del passato e della civiltà di provincia, si afferma la volontà di un confronto con i temi della società contemporanea.
L’ambientazione provinciale, in un intreccio di realtà e fantasia, il tema della memoria, visto spesso in chiave nostalgica, e una personale rilettura dell’horror e del genere avventuroso hanno caratterizzato molti dei suoi film.
Nel 2013 ha pubblicato l’autobiografia La grande invenzione (Rizzoli).
Nel 2014 gli è stata dedicata la mostra Pupi Avati. Parenti, amici e altri estranei.
Tra i suoi lavori più recenti Un ragazzo d’oro (2014), di cui ha firmato anche la sceneggiatura.
Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo Il ragazzo in soffitta (Guanda).