Quando si parla di memoria si fa riferimento al fondamento stesso della conoscenza e dell’azione individuale e collettiva. La memoria plasma come un demiurgo il carattere degli individui e dei popoli: conservandone esperienze e informazioni, crea i presupposti essenziali di qualsiasi comportamento e progresso. La cultura del cambiamento e l’innovazione, infatti, trovano vie privilegiate e terreni fecondi solo su percorsi di crescita sviluppati nel passato e fondati, cresciuti, sulla ricchezza della memoria.

A questo tema così ricco di sfaccettature e declinazioni, Mirandola (Modena) dedica il primo Festival in Italia: una manifestazione a cadenza biennale che si intende consolidare nel tempo, al fine di creare un appuntamento atteso e riconosciuto, in cui sviluppare i molteplici significati, rimandi, connessioni e implicazioni che un tale argomento può suscitare.

La prima edizione del Memoria Festival, dal 9 al 11 giugno 2016, è stata un’occasione per riflettere sull’universo tematico della memoria e su quegli intrecci filosofici, storici e identitari che grazie ad essa nascono, si evolvono e ci consentono di avanzare nei processi di crescita sociale, culturale ed economica.