Andrea CarlinoÈ professore di storia della medicina all’Institut Ethique Histoire Humanités (iEH2) dell’Università di Ginevra. Ha insegnato anche all’Ecole Normale Supérieure di Parigi, al Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance di Tours ed alla University of Western Australia (Perth).

È autore di numerosi studi sui rapporti tra medicina e cultura umanistica, sulla storia del corpo e dell’anatomia in età moderna e sulla cultura visiva in ambito scientifico.

Tra i volumi pubblicati si ricordano: La fabbrica del corpo (Torino 1994); Paper Bodies. Anatomical Fugitive Sheets in the age of printing and dissecting (London 1999); (con M. Jeanneret) Vulgariser la médecine. Du style médical en France et en Italie (XVIe et XVIIe siècles) (Genève 2009); tre volumi, in collaborazione con R. P. Ciardi, A. Luppi e A. M. Petrioli Tofani, dedicati al disegno del corpo ed all’anatomia tra Rinascimento e Barocco (Cinisello Balsamo, Mi, 2009-2011); Interpretare e curare. Medicina e salute nel Rinascimento (Roma 2013) con A. Clericuzio e M. Conforti.

Più di recente si è occupato di storia e memoria del tarantismo ed è il promotore del progetto Avamposti dell’Immateriale che ha per scopo di coniugare la ricerca scientifica sul patrimonio immateriale con attività artistiche e di spettacolo dal vivo.